“ICT 4 Social Inclusion” è il nome del progetto europeo (Erasmus Plus – KA2) che abbiamo scritto, seguendo le necessità e la mission della Cooperativa Camera a Sud, che da anni lavora per la promozione del lavoro sociale mediante comunicazione video.
I progetti della Key Action 2 del Programma Erasmus Plus, prevedono uno scambio di buone pratiche fra partners europei che lavorano su specifiche tematiche: in questo caso, l’inclusione sociale attraverso l’utilizzo di video e nuove tecnologie.
Per questo progetto siamo partiti dal Video Partecipato: buona pratica in cui Camera a Sud vanta una notevole esperienza e che consiste in un insieme di attività con l’obiettivo di coinvolgere un gruppo di persone o una comunità nell’ideazione e creazione di un proprio film.
L’idea che sta alla base del Video Partecipato è che il mezzo video sia un mezzo sufficientemente semplice da utilizzare e molto potente da un punto di vista espressivo e comunicativo: questo permette di concentrarsi sulla creatività e sulle storie che si vogliono raccontare piuttosto che sugli aspetti tecnici.
In tal senso, il video partecipato consente di raccontare in modo efficace il mondo del sociale e del non-profit: l’idea è stata sposata dai partner europei (C.I.P., Inercia Digiatal, Walk Together, Digijeunes) che hanno contribuito allo sviluppo del progetto, condividendo la loro expertise e good practice.
Ecco come è nato il progetto “ICT for Social Inclusion”, partito il 30 Settembre 2018 e di cui vi riportiamo anche il video del KickOff Meeting
SINTESI DEL PROGETTO
Il fenomeno delle migrazioni e gli intensi flussi che si sono susseguiti negli ultimi anni – interessando l’UE ed in particolare la zona del Mediterraneo – hanno sottoposto a notevole stress l’impianto politico e socio-culturale di tutta l’Unione, soffiando sui venti dei populismi nazionalisti.
Dall’altro, i (social) media e le nuove tecnologie rappresentano una sfida per la società europea tutta: la loro potenza in termini di “viralità” e di presa sui giovani, può alimentare allarmanti idee ed ideologie razziste e xenofobe, dilatando ancor di più le “distanze” fra cittadini europei e nuovi arrivati.
Nel 2012 il 17% degli europei ha dichiarato di essersi sentito personalmente discriminato o molestato e che la discriminazione è percepita come diffusa da oltre metà della popolazione.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Ecco che il progetto – agendo sugli youth workers – vuole creare e generare impatto positivo sui giovani (migranti ed europei) e sulla società – cercando di sfruttare le opportunità che derivano dalla capacità di diffusione e dall’appeal che le ICT hanno sui giovani – per valorizzare le differenti culture e prevenire la nascita di sterili pregiudizi e stereotipi.
La proposta, infatti, si pone l’obiettivo di migliorare negli youth workers la capacità di comprendere e rispondere alle diversità sociali e culturali nel loro campo d’azione, mediante differenti fasi: un Training (Maggio 2018) e una successiva fase di lancio di una campagna di sensibilizzazione.
Mediante il Training, infatti, è prevista la creazione di un Educational Kit – su come creare Video Partecipati e su diversi strumenti di facilitazione su come favorire l’inclusione sociale – e la campagna di sensibilizzazione sul tema, creata dagli Youth Workers durante lo stesso Training.
Per ulteriori informazioni, segui il seguente link.